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Il telecinema

Fare telecinema di film 8 mm e super 8

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durata

Film super 8 e film 8 mm: come fare a capire la durata

Ci sono diverse variabili che influiscono sulla durata in minuti dei film super 8 e dei film 8 mm. Questa dipende da:

  • formato (film super o film 8 mm appunto);
  • lunghezza della pellicola;
  • numero dei fotogrammi al secondo con i quali si è girato.

Ho maneggiato migliaia di pellicole amatoriali in vita mia. Ne ho acquistate più di 1.000 in giro per il mondo per salvare la storia che queste avevano immortalato e renderla disponibile alla collettività attraverso il mio canale Youtube che oramai ha più di 5 milioni di visualizzazioni.

Come spiego in questo video:

Per quanto riguarda il formato, vi rimando a questa pagina del mio sito per scoprire se quello che avete tra le mani è un film 8 mm, che si è usato dagli anni 30 fino alla fine degli anni 60 o un film super, che si è usato dal 1965 in poi. Per capire quanto il film è lungo basta misurare il diametro del supporto nel quale è avvolto, facendo attenzione a verificare se la pellicola riempie tutta la bobina.

I fotogrammi al secondo

I video, in realtà, non sono immagini fluide (come quelle che vediamo ad occhio nudo), ma sono un susseguirsi di immagini statiche. Tali immagini nei filmati prendono il nome di fotogrammi e, oggi, sono 25 al secondo nei televisori (e nelle trasmissioni televisive) che ci sono in Europa e 29,97 al secondo negli Stati Uniti e in altri Paesi. Una volta non era così e questo è un piccolo problema che chi digitalizza e restaura film storici deve sapere gestire, come spiego in questa pagina.

Purtroppo conoscere a quanti fotogrammi al secondo l’autore ha girato è complicato, comunque nel 99% dei casi:

  • i film 8 mm sono registrati a 16 fotogrammi al secondo
  • i film super 8 a 18 fotogrammi al secondo.

Per entrambi c’è una rara casistica in cui si usavano i 24 fotogrammi al secondo, ma è compito di chi effettua la digitalizzazione capirlo.

LUNGHEZZA DEL FILM

Durata dei film 8 mm

Durata dei film super 8

50 piedi (15 m) – diametro bobina 7,5 cm

4′

3'20"

200 piedi (60 m) – diametro bobina 13 cm

15'

13'

400 piedi (120 m) – diametro bobina 18 cm

30'

26'

600 piedi (180 m) – diametro bobina 20 cm

45'

39'

*nel caso di film sonori, la durata in minuti cala approssimativamente del 20%. (In questa pagina approfondisco il discorso legato al sonoro nei film 8mm e super 8).

Film non sviluppati

Attenzione che spesso capita anche di trovare nelle soffitte delle cartucce come questa, o quanto meno simili ma prodotte da altre Aziende, come Kodak o Fuji:

Cartuccia super 8 non sviluppata

Prima di spiegare di cosa si tratta, do una spiegazione tecnica.

I film:

  • super 8
  • 8mm
  • 16mm

venivano inseriti nelle cineprese e, una volta girati, venivano mandati in laboratorio per essere sviluppati, con una procedura del tutto simile a quella che comunemente si usava fino ai primi anni 2000 con i rullini fotografici.

Solo dopo averlo fatto, le pellicole venivano immagazzinate nelle classiche bobine rotonde e si potevano guardare con il proiettore. I film così trattati, ovvero compatibili con la visione nel proiettore grazie allo sviluppo, oggi sono digitalizzabili e restaurabili elettronicamente da laboratori come il mio.

Nel caso del film visibile nella fotografia qui sopra questo è ancora inserito nella cartuccia dentro cui veniva venduto, perché non è stato fatto sviluppare. Nessuno guardandolo così com’è è in grado di dire se lo sviluppo non è stato effettuato perché la pellicola non è mai stata girata dalla cinepresa o perché, dopo essere stata girata, per un qualsivoglia motivo si è dimenticato di farlo.

L’unico modo per saperlo è mandare la cartuccia a uno dei pochissimi laboratori che ancora oggi la sviluppa. Purtroppo il mio studio non è tra questi.

Le cassette video8, Hi8 e VHS-c

I sostituti tecnologici di film:

  • 8mm
  • super 8

sono (sciaguratamente) stati, a partire dagli anni ’80 e fino alla fine degli anni ’90, i nastri:

  • VHS-c (con la variante super VHS)
  • Video8 (con la variante Hi8)

Entrambi non hanno nulla a che vedere dal punto di vista tecnico con i film 8mm e super 8, perché sono nastri magnetici leggibili da una testina che interpreta il segnale elettronico in essi registrato, ovvero un meccanismo di lettura e di registrazione completamente diverso da quello delle pellicole.

Qui sotto ci sono degli esempi di nastri VHS-c e Video8:

Cassette VHS-c

Cassetta Sony Hi8 da 90 minuti

Ho detto “sciaguratamente” perché la qualità e la capacità di conservarsi nel tempo dei nastri è infinitamente più scarsa di quella delle pellicole.

Il mercato ha scelto il supporto di registrazione peggiore

Il motivo per cui la gente li ha preferiti è legato al fatto che erano:

  • più comodi da guardare
  • più economici.

Non servivano proiettori rumorosi, difficili da montare e fortemente soggetti a manutenzione, ma, nel caso del VHS-c, bastava un adattatore dentro cui inserire la cassetta per poi inserirla a sua volta nel videoregistratore di casa. Mentre per guardare i nastri Video8 e Hi8 si poteva collegare la telecamera al televisore con un cavo.

Un ulteriore elemento di praticità è che non serviva nemmeno lo sviluppo, a differenza di quanto accadeva con le pellicole, che andavano spedite a un laboratorio e potevano di conseguenza essere guardate alla meglio dopo una settimana dall’essere state girate.

Proprio per l’incompatibilità totale tra le due tipologie di supporto il mio laboratorio non effettua digitalizzazioni di nastri:

  • video8
  • Hi8
  • VHS
  • super VHS

Nel tempo mi sono specializzato sul trattamento delle pellicole che, per essere digitalizzate e restaurate seriamente, richiedono esperienza e continui aggiornamenti tecnici con i software, nonché notevoli investimenti in termini di attrezzature.

Daniele Carrer

Daniele Carrer di fronte al suo scanner per il telecinema e al computer durante la fase di restauro dei film

Chiunque sia interessato a digitalizzare i suoi film 8 mm, super 8 e 16 mm, muti o sonori, con il mio telecinema può contattarmi usando il modulo qui sotto:

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    Pellicola super 8 e pellicola 8 mm: come riconoscere di quale si tratta

    La pellicola super 8 e la pellicola 8 mm sono state utilizzate per decenni come formati di film amatoriali. Non sono le uniche esistite, ma nel 99% dei casi erano quelli che si usavano per le riprese in ambito casalingo (le altre sono le 16 e 9,5 mm).

    Sia la pellicola super 8 che la pellicola 8 mm sono larghe, non occorre quasi dirlo, 8 mm.

    Quello che cambia è che quando la pellicola super 8 è stata inventata, nel 1965, la si è differenziata dal supporto che l’ha preceduta utilizzando una foratura più piccola sulla quale scorrevano gli ingranaggi. Di conseguenza la superficie riservata al fotogramma è diventata maggiore, aumentando la definizione dell’immagine finale.

    Il foro centrale

     Inoltre, per quanto riguarda la bobina di plastica o metallo nella quale il film veniva avvolto, il foro centrale, nel caso del super 8, è di 13 mm di diametro, mentre nell’8 mm è di 8.

    Entrambi i formati prevedono, in alcuni casi, la traccia sonora. Questa è visibile sotto forma di una striscia color oro attaccata su uno o su entrambi i bordi.

    Esempi in video di pellicola super 8 e pellicola 8 mm

    Grafico che mostra la differenza fisica tra la pellicola super e la pellicola 8 mm

    Se volete apprezzare la differenza qualitativa tra i due formati, qui sotto ci sono due esempi di film registrati rispettivamente in

    1. 8 mm
    2. super 8

    Appartengono entrambi alla mia collezione privata, che potete gustarvi in questo canale Youtube.

    Il primo fu registrato, appunto, su pellicola 8 mm (che è stata utilizzata dal 1932) e ritrae la tipica spiaggia italiana una domenica d’estate del 1965.

    Il secondo in pellicola super 8 (ritrae la nazionale italiana di calcio a Città del Messico nel 1970, nel ritiro appena prima della finale con il Brasile, ed è stata registrata da un tifoso: si vedono, tra gli altri, Roberto Rosato, Dino Zoff, Roberto Boninsegna, Giacinto Facchetti, Sandro Mazzola, Ugo Ferrante).

    Entrambi sono stati acquisiti con il mio scanner. Oggettivamente, come è ovvio, il video sotto è superiore a livello di qualità. Questo non è dovuto solo al fatto che essendo 5 anni più “giovane” è deperito di meno, ma proprio alla natura del supporto originale.

    Il deperimento

    Se qualcuno di voi ha la sfortuna di aver registrato i propri ricordi su nastro, che è un formato che non ha nulla a che vedere con la pellicola, probabilmente oggi avrà in mano dei video molto rovinati. VHS  e video8 hanno sostituito le pellicole super 8 a partire dagli anni 80. Il motivo per cui si è passati:

    • da un formato ottimo dal punto di vista qualitativo (super 8)
    • a dei formati scarsi (VHS e video8)

    è che quest’ultimi erano molto più comodi da consultare, perché non richiedevano l’utilizzo di:

    • rumorosi proiettori
    • teli di proiezione

    ma bastava collegare la telecamera al televisore (video8) o inserire il nastro nel videoregistratore (VHS).

    A decenni di distanza, però, se qualcuno oggi digitalizza le sue pellicole con un sistema professionale ottiene qualcosa di molto vicino all’alta definizione. Chi invece è venuto dopo, visto che la pellicola super 8 è andata completamente in disuso già nei primi anni 90 e ha registrato i suoi ricordi in VHS, purtroppo oggi si ritrova a non avere quasi niente in mano.

    Attenzione ad una cosa: essere in possesso di un film super 8 o 8 mm nei quali sono registrati i propri ricordi è una grande fortuna, ma questa può essere vanificata da persone poco professionali che effettuano la digitalizzazione.

    Mi spiego meglio. Guardate questo filmato:

    C’è un abisso di qualità tra il quadro di sinistra e quello di destra. Nel primo, solo per citare alcune cose, l’immagine è:

    • sfuocata,
    • traballante,
    • poco fluida nella riproduzione,
    • con dei colori innaturali,
    • zoommata, e quindi tagliata.

    Approfondisco meglio il discorso in un’altra pagina del mio sito.

    Qui mi limito a dire che questo accade perché ci sono diversi sistemi per digitalizzare i film super 8 e 8 mm. Tra chi offre il servizio di telecinema, c’è infatti chi come me investe i suoi soldi e il suo tempo per essere sempre al passo con la tecnologia, e chi si disinteressa dei ricordi delle persone che gli affidano i propri film.

    Il problema è che, nella sua scarsa professionalità, quest’ultimo sarà sempre pronto a dire:

    si vede male, perché il filmato ha tanti anni.

    La realtà, per fortuna, è un’altra.

    Daniele Carrer

    Daniele Carrer di fronte al suo scanner per il telecinema e al computer durante la fase di restauro dei film

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