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Il telecinema

Fare telecinema di film 8 mm e super 8

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digitalizzazione

Digitalizzazione film 8 mm: perché conviene farlo proprio oggi

La digitalizzazione dei film è una tecnica che consente di trasformare la pellicola, ovvero un supporto analogico, in formato digitale. Questo, dai laboratori seri, viene fatto con degli scanner che acquisiscono i fotogrammi e li trasformano in file:

  1. jpg, tiff, png, …, nel caso si tratti di fotografie;
  2. video .mov, nel caso si tratti di immagini in movimento.

Tale procedimento, oltre a consentire una fruizione più facile del contenuto originario, fissa per sempre la qualità della foto o del filmato che, nei supporti analogici, è soggetta invece a deterioramento.

Digitalizzare filmati

Per quanto riguarda i video, chi ha dei VHS registrati negli anni 80 e 90, se riesce ancora a vederli, noterà che sia l’audio che le immagini si sono fortemente rovinati. Se poi si considera che i supporti amatoriali su nastro:

  • VHS;
  • video 8;
  • Betamax;
  • Video 2000

erano già in partenza scarsi dal punto di vista qualitativo, per evitare il disastro di perderli per sempre conviene sbrigarsi a trasferirli in digitale prima possibile.

Proiettore 8 mm Vs videoregistratore

Ho passato una parte degli anni ’90 a trasferire pellicole su nastro, ovvero passando un supporto di buona qualità (il film 8 mm e super 8) in un supporto scarso (il VHS).

Daniele Carrer nel 1998 mentre lavora con una moviola

Questo avveniva, e temo in alcuni laboratori poco professionali avvenga tutt’ora, con una procedura artigianale che prevedeva il riprendere con una telecamera il quadro illuminato dal proiettore 8 mm, con delle perdite enormi di qualità:

  • deformazione del quadro;
  • perdita di risoluzione;
  • sfasamento dei colori…

Il motivo per cui la gente trasformava in VHS le pellicole era solo la comodità. Chi non ha mai usato i videoregistratori, e tanto meno i proiettori super 8, fatica a rendersene conto, ma riprodurre una videocassetta era infatti molto più facile di:

  • tirare fuori dall’armadio il proiettore;
  • stendere uno schermo bianco;
  • inserire il film nell’apparecchio;
  • sopportare il forte rumore della riproduzione;
  • dover cambiare la lampada ogni 10 ore.

Quindi, sapendo ciò, la gente accettava di degradare la qualità dei propri film in cambio della comodità con cui i videoregistratori permettevano la riproduzione. Il problema di quel genere di trasferimento, da un supporto analogico all’altro, era che i nastri deperiscono molto più velocemente delle pellicole, quindi chi negli anni 90 ha optato per quella soluzione oggi si ritrova con in mano delle videocassette VHS che a malapena riesce a vedere.

Ma niente è perso, se si ha avuto la lungimiranza di conservare le originali bobine 8 mm e super 8.

Digitalizzare: perché conviene farlo oggi

Per fortuna le pellicole deperiscono molto meno dei nastri. Ne è un esempio il filmato qui sotto che ho restaurato dopo aver acquisito con il mio scanner professionale (leggi come funziona). E’ stato girato nel 1970 a Cattolica e ritrae la tipica vacanza estiva al mare di quegli anni.

La qualità ottica degli odierni apparecchi professionali per la digitalizzazione dei film non è superabile dalla prossima tecnologia che verrà inventata, perché la loro risoluzione è superiore rispetto a quella del supporto originario. Quindi, digitalizzare oggi, a differenza di quanto accadeva negli anni ’90, non dà nessuno svantaggio rispetto a farlo in futuro.

Certamente la qualità dei programmi di restauro aumenterà ancora, permettendo un domani di migliorare anche i filmati che i laboratori seri oggi forniscono ai loro clienti, ma l’acquisizione, ovvero quel procedimento che fotografa tutti i fotogrammi che compongono la pellicola, è già giunta ad un livello di qualità non superabile.

Ecco perché conviene tirare fuori dalle cantine i propri ricordi di famiglia, digitalizzarli e magari condividerli con un clic con chi li apprezza.

Daniele Carrer

Daniele Carrer di fronte al suo scanner per il telecinema e al computer durante la fase di restauro dei film

Chiunque sia interessato a digitalizzare i suoi film 8 mm e super 8 con il mio telecinema, muti o sonori, può contattarmi usando il modulo qui sotto:

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    Conversione filmati super 8 in digitale: su dvd o chiavetta?

    La conversione di filmati super 8 in digitale ha raggiunto oggi un livello di qualità altissima. Se negli anni 90 si trasferivano i filmini di famiglia con metodi artigianali, registrandoli su cassette VHS e, nella successiva decade ,su DVD, oggi, grazie a chiavette USB e hard disc, si sono superati i due problemi che i supporti citati davano:

    • bassa definizione;
    • (nel caso del VHS) deperibilità nel tempo.

    Lo spiego bene in questo mio video:

    Convertire i filmati super 8 in DVD

    Per quanto il DVD, per i non esperti di tecnologia, sia ancora un formato popolare, la qualità che può raggiungere a livello di definizione è quella standard, ovvero:

    • 720 punti orizzontali;
    • 576 punti verticali.

    Non entro nei particolari tecnici, ma l’alta definizione, da quel punto di vista, non è qualche punto percentuale meglio, ma fino a 4 volte tanto (1280×720 o 1920×576).

    In altre parole: si vede benissimo la differenza, anche se non si è esperti.

    Se poi si considera che gli schermi televisivi sono sempre più grandi, è un peccato non sfruttare questa possibilità ora che si può.

    Tale ragionamento, ovviamente, è vincolato al presupposto che chi fa la conversione dei filmati super 8 in digitale sia una persona seria che usa strumentazione professionale.

    Altrimenti, le differenze qualitative che oggi il digitale consente, non si apprezzano.

    Qualità, serietà e sicurezza

    So che le mie parole possono apparire quelle:

    • di un grande appassionato di film
    • di un tecnico troppo puntiglioso,

    perché effettivamente io sono entrambe le cose, ma i sistemi di acquisizione tutt’ora utilizzati dalla maggior parte dei servizi di digitalizzazione comportano delle differenze enormi nella qualità dei video che si ottengono dai film.

    Queste differenze sono visibili anche ai non esperti, come è evidente nel filmato qui sotto:

     

    Se volete approfondire il discorso, anche per evitare di affidare i vostri film a chi li tratta male, vi consiglio di leggere questa pagina del sito.

    I costi

    Il costo della lavorazione dei film nel mio laboratorio è di 4 euro al minuto sia per i film muti che sonori.

    So bene che nel mercato esistono servizi molto più economici. Il motivo per cui questo succede è evidente nel filmato sopra. Peggio ancora: rischiate di dare i vostri ricordi a chi utilizza dei vecchi proiettori per digitalizzarli, con il concreto rischio che questi rovinino le pellicole con i loro ingranaggi vecchi di decenni o con le lampade a caldo che usano.

    Se invece volete stare tranquilli, facendo digitalizzare e restaurare i vostri ricordi con la qualità che la tecnologia moderna consente, usate il modulo in fondo alla pagina per contattare senza impegno il mio laboratorio.

    Dove salvare film super 8 e film 8 mm

    I film in pellicola, una volta digitalizzati, possono essere salvati indifferentemente su:

    • dvd;
    • pen drive (chiavetta);
    • hard disc.

    Il problema principale del primo supporto rispetto agli altri, lo abbiamo capito, è la minore definizione.

    In più bisogna considerare che i lettori DVD da tavolo e i lettori da computer, già oggi si fanno fatica a trovare in vendita. Quindi quando l’apparecchio che avete in casa si romperà, è del tutto probabile che non ne troverete un altro per sostituirlo, visto che è già tecnologicamente superato. Come è successo, qualche anno fa, ai lettori VHS.

    Pen drive e hard disc

    Pen drive e hard disk, oltre a:

    1. essere superiori dal punto di vista qualitativo
    2. permettere facilmente la duplicazione dei video che su questi sono salvati

    sono anche più facili da consultare perché, da diversi anni a questa parte, tutti i televisori hanno una porta USB che consente di collegare i supporti digitali e di riprodurre i filmati in questi contenuti.

    Consegna digitale

    Quando effettuo una conversione di una pellicola super 8 in digitale, il proprietario di questa può decidere se:

    • consegnarmi una pen drive o un hard disc per registrarci il video restaurato;
    • scaricare il video da internet, mediante un normalissimo link che fornisco.

    Oggi, quindi, è tutto più facile, veloce e qualitativamente superiore. Almeno se ci si affida a una persona professionale.

    Daniele Carrer

    Daniele Carrer di fronte al suo scanner per il telecinema e al computer durante la fase di restauro dei film
    Chiunque sia interessato a digitalizzare i suoi film 8 mm, super 8 e 16 mm, muti o sonori, con il mio telecinema può contattarmi usando il modulo qui sotto:

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